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domenica, aprile 25, 2010

Se voi volete...

"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione"

Piero Calamandrei

(Piazza Libertà - Udine - 25 aprile 2010)
(Foto: C. Pup)

giovedì, dicembre 03, 2009

giovedì, novembre 26, 2009

ευφημέω



Assessore Alessia Rosolen:

Assessore regionale al lavoro, università e ricerca, delegato alle pari opportunità e politiche giovanili.
Regione Friuli-Venezia Giulia

domenica, novembre 22, 2009

Il Torrente Resia



Talvolta capita che si perda ore davanti alla televisione.

Oggi propongo una lettura senza alcun dubbio istruttiva e lascio a voi (quasi) ogni commento.

Si tratta di un progetto che, come viene scritto, porterà in 8 anni (se tutto va bene) al recupero delle spese.

Vi faccio anche notare come la stampa dei documenti (almeno sul mio computer) non sia permessa.



martedì, novembre 17, 2009

Polli in rete



Una visione perversa del concetto di "bene comune" e del concetto di rete accomuna questi argomenti:
  1. la privatizzazione delle risorse idriche;
  2. i 100 milioni destinati all'alta velocità in Regione;
  3. il digitale terrestre.
L'acqua è un bene pubblico (un bene comune), che viene distribuito attraverso un sistema di erogazione: una rete. La rete viene pagata dai cittadini attraverso il pagamento di un servizio. Il pagamento viene misurato in metri cubi di quel bene.
Semplificando: pagando l'acqua che utilizzo non pago tanto il bene quanto il servizio (la manutenzione, il controllo, la distribuzione, il sistema che misura l'erogazione, l'emissione delle bollette, ecc.).
Dando il servizio in gestione ad un'azienda privata mi troverei a pagare esattamente lo stesso servizio ma -in aggiunta- la legittima necessità del gestore di ottenere un profitto.
Ora attenzione che viene il bello: per quale ragione si mette in mano ad un soggetto orientato al profitto la più importante risorsa naturale del nostro pianeta? Per migliorare il servizio. Non male.

I 100 milioni di euro destinati alla banda larga dalla Regione Friuli - Venezia Giulia renderanno disponibile un'infrastruttura di rete che poi verrà gestita da soggetti privati. Perfetto. Aziende che non mettono un centesimo per portare il segnale (i soldi li mette "la Regione", cioè li mettiamo noi) si metteranno in tasca il profitto generato dalla fornitura del servizio. Non vale la pena cercare di spiegare che esistono altre tecnologie meno invasive, meno costose e altrettanto efficaci. Quando il friulano è davanti ad una strada è come una volpe davanti ad una gallina: pagherebbe qualsiasi cifra per poterla sventrare. E infatti la paghiamo. Non "qualsiasi": 100 milioni di euro.
Nel frattempo la cultura vede dimezzato il suo bilancio. C'è una soluzione intermedia: visto che mandiamo gli artisti in mezzo a una strada potremo usarli per la posa dei cavi!

Il digitale terrestre è una cosa particolare per almeno due ragioni. La prima ragione è frivola: non si tratta di una tecnologia terrestre ma aerea. Infatti per accedere al digitale "terrestre" si usa un'antenna. Non un cavo.
Sarà anche frivola ma se uno inizia già a fregarti con il nome immagina cosa viene dopo.
Infatti. La seconda ragione è che è inutile.
Potrebbe essere perfettamente sostituito da dispositivi basati su tecnologia IP (Internet, per capirci).
Ne esistono già, funzionano perfettamente, si basano su tecnologie testate (dirò di più: utilizzate!) ma hanno un imperdonabile serie di difetti. Ne elenco quattro:
  1. rendono del tutto inutile il decoder (e si utilizzerebbe un solo telecomando);
  2. il giorno dopo mandano in fallimento l'Auditel (hai voglia a fare statistiche quando il numero degli ascoltatori appare in tempo reale...);
  3. tolgono lavoro agli antennisti;
  4. collocano tutte le televisioni non satellitari sulla stessa piattaforma (Mediaset, Repubblica TV, Italia 7, YouTube e... Beppe Grillo!).
Potente la lobby degli antennisti, vero?

giovedì, ottobre 01, 2009

L'occhio di lince e la mela Julia

L'ANNUNCIO A PANTIANICCO

Secondo il presidente della Regione, il nuovo marchio consentirà di ulteriormente qualificare la produzione regionale.




Magari nell'ottobre del 2007 eravate distratti e vi era scappata la notizia sulla mela julia . Adesso lo sapete.

Ma in realtà le notizie sono diverse.

La prima è positiva: è l'esistenza di un podcast regionale (che è una ragione di vanto in quanto sono poche le Regioni che possono vantare di avere un podcast video aggiornato a scadenze settimanali);

la seconda è bruttina: il podcast è stato così poco promosso che -a quanto mi è dato sapere- nessuno ne conosce l'esistenza;

la terza è negativa: il server continua a funzionare ma nessuno lo sta usando da gennaio del 2008!

la quarta è pessima: io me ne sono accorto nell'ottobre del 2009 (21 mesi dopo l'ultimo aggiornamento). Alla faccia del professionista dell'informatica.

la quinta è veramente curiosa: da qualche parte, a Trieste, c'è un computer che Illy si è dimenticato di spegnere prima di andare via (aprile del 2008) e che continua a distribuire i video del governo del centro sinistra!

Io, con il massimo tatto possibile, farei una proposta: se proprio non serve a nessuno (anche se non nego che sarebbe bello realizzare il podcast delle sedute del consiglio regionale), nella mia scuola avremmo bisogno di un server. Se mai in Regione ne avanzasse uno...

Concludo con la notizia relativa al primo esemplare di lince individuato nella nostra regione (27 luglio 2007). Come poterne fare a meno?


sabato, giugno 27, 2009

Abbiamo dei problemi seri da risolvere...

Anche i cinefili dovrebbero guardare le commedie americane.
Ragionando su quanto accaduto in queste settimane in regione mi è venuta in mente questa scena di una simpatica pellicola di una decina di anni fa (tre frasi in particolare).
Fra gli attori: M. Douglas, A. Bening, M. Sheen, M. J. Fox, R. Dreyfuss.





Chissà perché?

I've known Bob Rumson for years, and I've been operating under the assumption that the reason Bob devotes so much time and energy to shouting at the rain was that he simply didn't get it. Well, I was wrong. (frase 1) Bob's problem isn't that he doesn't get it. Bob's problem is that he can't sell it! (frase 2) We have serious problems to solve, and we need serious people to solve them. And whatever your particular problem is, I promise you, Bob Rumson is not the least bit interested in solving it. (frase 3)He is interested in two things and two things only: making you afraid of it and telling you who's to blame for it. That, ladies and gentlemen, is how you win elections. You gather a group of middle age, middle class, middle income voters who remember with longing an easier time, and you talk to them about family, and American values and character, and you wave an old photo of the President's girlfriend and you scream about patriotism - you tell them she's to blame for their lot in life.

sabato, giugno 13, 2009

Versione digitale del Dizionario Saurano-Italiano


Rendere accessibile un'altro dei tesori di questo territorio è una bella soddisfazione.
La lingua saurana è ora consultabile con un browser web accedendo al Dizionario Saurano-Italiano.
Dategli un'occhiata e ditemi cosa ne pensate.

sabato, maggio 23, 2009

Pulizie in casa


Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meisvidi in ampulla pendere, et cum illi pueri dicerent: Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: άποθανεΐν θέλω
-------------
Di fat pûr jo o ai viodût cui miei voi la Sibile di Cume che e pindulave dentri di une ampole e cuant che chei fantats i disevin "Σίβυλλα τί θέλεις" jê e rispuindeve "άποθανεΐν θέλω"
(trad. di S. Carrozzo)

giovedì, maggio 14, 2009

Il diabolico Facebook


La Regione Friuli - Venezia Giulia ha deciso di bloccare l'accesso a Facebook ai suoi impiegati, dipendenti, consiglieri regionali, ecc..
La censura è stata attuata con solerzia. Una sorprendente solerzia(1)!
Ma la notizia non è questa. Un'altra notizia è relativa alla Provincia di Udine. Il Presidente comunica che da anni la Provincia censura completamente il web ai suoi dipendenti ad esclusione di una certa porzione di siti ritenuti "di interesse".
Allora la notizia è questa? No.
La notizia potrebbe essere, semmai, che la pubblica amministrazione non si è accorta che da anni chiunque si può collegare a Internet usando il proprio telefonino ed un portatile e fare tutto quello che gli pare.
Probabilmente gli impiegati pubblici, linearmente con il "Brunetta pensiero", passano il loro tempo a fare tutto il possibile per non lavorare. Triste e squallido il panorama proposto. Continuiamo ad umiliare gli impiegati del pubblico, continuiamo ad alimentare questa idea.
33 anni fa i comuni friulani hanno gestito la ricostruzione del Friuli colpito dal terremoto. In 33 anni si sono trasformati da ottimi amministratori a lavativi nullafacenti ossessionati dalla rete.
Ma c'è realmente un obiettivo nella scelta di svilire le professionalità dei propri dipendenti?

(1)
Io sto attendendo da mesi di realizzare un progetto informatico -che probabilmente non verrà mai realizzato- e da anni che vengano portati sotto licenza GPL dei dati piuttosto importanti. Se la Regione utilizzasse la stessa velocità per la censura di Facebook e per l'analisi e la realizzazione di progetti di (forse) interesse pubblico gli impiegati dell'Ente avrebbero garantito l'accesso alle tecnologie 2.0 per i prossimi tre/quattro anni.

sabato, aprile 25, 2009

Longevità delle autovetture friulane



Dunque, affrontiamo il seguente problema matematico:

supponiamo che io acquisti un'auto a gasolio e vada (visto che in periodo di crisi ogni agevolazione è buona) a richiedere la tessera per la benzina agevolata. Supponiamo che tale operazione, fra tessera, tempo perso, carburante, parcheggio ecc... mi venga a costare -diciamo- 20 euro.

Supponiamo ora che il bonus previsto dall'agevolazione sia di un millesimo di euro al litro.

Se la mia auto consuma 5 litri ogni 100 chilometri e la mia percorrenza annua è di 15.000 chilometri in quanto tempo mi ripagherò la tessera?

SOLUZIONE:
20 euro = 20.000 millesimi di euro --> 20.000 litri
20.000 litri --> 400.000 chilometri
400.000 chilometri ---> circa 27 anni
circa 27 anni --> nel 2036

E' forse per questo che il signore davanti a me (con un diesel nuovo di zecca) al distributore era incazzato come una biscia?

Boh!

venerdì, marzo 13, 2009

Secondo Ufficiale Spock, data astrale 9801.1

Il post che segue lo scrissi il 17 feb 2009 ma allora decisi di ritardare la sua pubblicazione perché mi era stato chiesto per una rivista su carta (La "Patrie dal Friûl").
Ancora non sapevo che Riccardo Riccardi, assessore regionale alla mobilità, energia ed infrastrutture di trasporto, avesse deciso di impegnare
100 milioni di euro per la posa delle fibre ottiche nel nostro territorio.

E' chiaro che se fossi stato già a conoscenza della scelta regionale non avrei usato un tono scherzoso. Soprattutto perché parte di quei 100 milioni saranno investiti per dare lavoro a persone e su queste cose non è mio uso scherzare.
E' altrettanto chiaro che questo fatto non cambia nulla relativamente ai contenuti.
Il presidente americano Clinton, come il nostro assessore, affronto in modo convinto il tema delle "autostrade digitali".
Era il 1993.


Il termine "digital divide" viene il più delle volte usato ad indicare l'impossibilità di accedere ad Internet e, con essa l'impossibilità di aver accesso a quei servizi che consentono -quotidianamente- di poter essere informati, informare, comunicare, fare efficacemente impresa, poter essere raggiunti (e poter raggiungere altre persone) con un "clic".

Il termine andrebbe declinato, più estensivamente, secondo diverse -e talora maggiormente significative- accezioni. Lo “spartiacque digitale” (non “divario”, non “inferiorità”, facciamo lo sforzo di usare bene le parole) non è legato semplicisticamente alla possibilità di collegare il cittadino ad un cavo, idea quest'ultima frutto della tenace reminescenza di una materiale e hardwaristica visione del mondo delle nuove tecnologie, visione secondo la quale sarebbe sufficiente cablare il pianeta per realizzare il miracolo della democrazia digitale.

E nella nostra Regione, come si può facilmente vedere, questa visione è la predominante. Per il nostro modello di sviluppo regionale sembra che il vero problema sia, a tutti i costi, raggiungere con un collegamento ad alta velocità l'ultimo stavolo di Pusea secondo il sottinteso slogan “ADSL per tutti e così non saremo più un territorio arretrato”.

Si potrebbe continuare affermando che i responsabili delle autostrade digitali (ma non solo) continuano a mantenere intatto lo “spartiacque” (che altro non potrebbe essere che digitale) fra centinaia di migliaia di friulani residenti fuori dalla nostra Regione e noi. Ma andremmo, in apparenza, fuori tema.

E allora parliamo delle ruspe che sventrando per l'ennesima volta le nostre strade porteranno ad un nuovo risorgimento tecnologico le nostre valli. L'ipotesi segue un precedente astuto tentativo di risolvere il problema dell'ultimo chilometro attraverso fantasmagorici collegamenti satellitari. Del resto siamo o no una regione di gente unica? Infatti il progetto era unico nel suo genere. Dopo qualche anno qualcuno ha posto dei dubbi sull'autenticità del documento firmato “Secondo Ufficiale Spock, Astronave Enterprise, data astrale 9801.1” e il progetto sembra non avere più la medesima attrattiva.

Andando a spasso per la montagna con mio figlio:
- Papà, cos'è quella cosa?
- È un'antenna figliolo, si chiama “ripetitore”.
- E a cosa serve?
- Serve per poter sentire la radio in ogni paese che si trova in mezzo a queste montagne.
- Che bello! E se mettessero un'antenna come quella che si usa per Internet si potrebbe usare anche Internet in ogni paese spendendo pochissimo? Vero papà?

Cosa volete, sono bambini, non capiscono le cose dei grandi.
Mi sia permessa una domanda: il simbolo della Regione è un'aquila o una talpa?

martedì, marzo 03, 2009

Corto circuito


Segnalo un interessante riflessione di Giorgio che nasce da una presa di posizione di Renzo Tondo sul proprio blog e dell'effetto che questa ha avuto nel mondo della carta stampata.
L'informazione che si confronta con il fenomeno dei blog da qualche tempo riconosce a questo strumento il ruolo di "fonte". D'altra parte questo atteggiamento è anche il rovesciamento dei ruoli: il blog non più visto come luogo di commento della notizia ma come il luogo della notizia. E quindi il quotidiano commenta i blog. L'informazione attraversa lo specchio di Alice.

domenica, febbraio 15, 2009

Tre persone

Tre persone del cui comportamento di questi giorni essere fieri.























venerdì, gennaio 30, 2009

Mandi Giulia


Rosina Cantoni, Giulia, ci ha lasciati.
Io l'ho conosciuta una trentina di anni fa.
Parlando con lei restavo sempre colpito dalla pacatezza, dalla cortesia, dal fatto di sentirmi a mio agio, come se fosse una situazione "familiare". La parola giusta è questa. Parlare con Rosina era come parlare con una persona di casa, una zia, una vicina gentile. Una come ce ne sono tante. Quelle signore che incontri all'edicola, agli alimentari, in autobus, quelle che girano in bicicletta sulle strade della città e tu, quando le guardi passare capisci che quelle strade le hanno percorse per anni e anni, quando ancora non erano strisce d'asfalto, forse erano di ciotolato, forse erano solo strade bianche, ogni tanto passava qualche macchina.
Rosina era così, una persona come tante altre. Ma era anche tutto il contrario. Perché la sua vita non era stata quella di una persona normale. E lei non era certo una persona "normale". Non era normale quello che era stata costretta a vivere ed era straordinario come lo sapeva raccontare. Perché riusciva a parlare con semplicità del suo passato da corriere partigiano, del suo arresto, del viaggio verso Ravensbrück, dell'atroce esperienza della vita in un lager, di come lei era riuscita a rimanere un essere umano in un luogo dove ogni secondo non aveva niente di umano.
Rosina era una donna straordinaria, semplicemente una donna straordinaria.
Mandi Rosina. E grazie.

Di seguito un frammento di una delle interviste a Rosina (il video, ahimè, non è più raggiungibile):

"Eravamo circa centoventi, fra slovene, istriane e noi. C'erano anche due zingare. Ci hanno divise in due gruppi, tirando a sorte, e hanno cercato dove metterci. In un grande cortile c'era una tenda, dentro cui è stata un po' di ore una compagna di Treviso, la Moimas, una tenda come di circo, grande e nera. Ci dicono "Entrate lì, tra poco verremo a prendervi per portarvi a destinazione" Entriamo e nella penombra vediamo un mucchio di donne messe a cono. Probabilmente sotto erano già tutte morte, vestite di nero, sopra alcune galleggiavano, si muovevano ancora un poco, particolarmente due. Erano bianche come la carta, con gli occhi infossati e neri. Facevano impressione. Poco dopo arrivano due inservienti, prigionieri che facevano dei lavori all'interno, con un recipiente di patate lesse. Non so se l'hanno fatto per noi. Noi non eravamo ancora destinate a morire, avevamo ancora tre, quattro mesi di vita, lavorando e mangiando quasi niente. Queste invece erano condannate senz'altro, messe là senza bere, senza mangiare, con il freddo tremendo che c'era in gennaio, sopra Berlino, la notte specialmente, in quelle condizioni e senza potersi ribellare perché come fai a ribellarti in un campo di sterminio, se non hai le forze, le armi, niente? Se ti ribelli ti succede solo di peggio perché ti bastonano. Allora queste sopra la catasta si sono allungate, una che dalla sagoma sembrava molto alta ha messo la mano sull'orlo del recipiente. Le patate sono finite sul pavimento, correvano rotonde. Si sono chinate - non stavano in piedi - per prenderle e portarle subito alla bocca. Quello spettacolo era una cosa spaventosa. Queste già quasi morte, che non potevano muovere le mandibole perché ormai erano troppo strette, aprivano appena un po' la bocca e cercavano col dito di mandare dentro la patata. La tenevano stretta, ma non riuscivano a ingoiarla e quelle che erano sotto di loro, che ancora capivano un po', per istinto di conservazione cercavano di portargli via il pezzettino che avevano sulla bocca. Era una cosa spaventosa.".


P.S.: preferirei vedere le registrazioni delle sue interviste nei servizi dei telegiornali piuttosto che un imbecille vestito da vescovo dichiarare che le camere a gas sono un falso. Farebbe meglio a tutti noi... e farebbe peggio a lui.

domenica, ottobre 26, 2008

Capanna "Mauro Conighi"

La scienza della natura non forma uomini vani né fabbricanti di parole ostentatori di quella cultura attorno alla quale il popolo si affanna, ma forma uomini forti, autosufficienti, fieri, orgogliosi di ciò che possiedono e non di quello che ottengono dagli eventi. (Epicuro)”

Una camminata dedicata ad un caro amico.
Da Forni di Sopra alla tana dell'orso.

mercoledì, ottobre 22, 2008

Disponibili alcuni interventi della presentazione

il 10 ottobre, di fronte ad un pubblico di 300 persone, è stato persentato il CD del "Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan".
Attualmente sono disponibili in rete tre degli interventi dei diversi ospiti e relatori:
che colgo l'occasione di ringraziare.
Tutti e tre gli interventi sono stati particolarmente interessanti e decidere quale inserire come "embed" non è stato facile. Ho scelto l'intervento del professor Frau per i contenuti scientifici e perché, francamente, è uno dei migliori interventi divulgativi di storia della lessicografia friulana che io abbia mai avuto la fortuna di sentire.


giovedì, ottobre 02, 2008

Una rivoluzione del pensiero sullo spazio


Non so perché e/o come sia successo ma da ogni punto di vista la si guardi è una scelta molto interessante. La Regione ha reso disponibile gratuitamente l'accesso al patrimonio cartografico regionale.
E' una notizia da prima pagina per i giornali. E, ovviamente (è successo il 29 settembre), non lo ha notato nessuno.
Qualunque navigatore di ambienti di rete, abitante di uno spazio biodigitale, percepisce con facilità la portata di questa notizia.
Ma non c'è mai un timer per le uova quando serve.

martedì, settembre 23, 2008

Problemi di spam - parte seconda

Anche dal secondo allegato riporto, un solo articolo.
Nella proposta di legge ce ne sono 6.
Che impegno per tutelare tutte le diverse parlate presenti in Regione!

Art. 3
(Contesto europeo)

1. La Regione Friuli Venezia Giulia, riconoscendo che la tutela, la valorizzazione e la promozione delle varie parlate o dialetti locali rappresentano un contributo importante alla costruzione di un’Europa fondata sui principi della democrazia e del rispetto per le diversità culturali, mantiene e sviluppa le tradizioni presenti sul proprio territorio.

2. Nei limiti delle competenze statutarie, la Regione considera la protezione e la promozione delle parlate o dialetti tradizionalmente utilizzati sul proprio territorio come un preciso obbligo verso la comunità regionale ed ispira la propria azione ai seguenti principi:

a) la consapevolezza che le parlate o i dialetti regionali costituiscono una ricchezza storica e culturale;

b) il riconoscimento dei dialetti parlati nei territori frontalieri quali parlate franche utili al dialogo tra i cittadini di diverse nazionalità:

c) la necessità di una azione risoluta di promozione delle parlate o dialetti regionali allo scopo di preservarle;

d) la facilitazione e l’incoraggiamento dell'uso scritto e orale delle parlate o dialetti regionali nelle diverse espressioni della vita sociale;

e) il dovere di promuovere studi e ricerche sulle parlate e sui dialetti regionali;

f) la messa a disposizione, nell’ambito della competenza regionale, di forme e di mezzi adeguati di insegnamento e di studio delle culture e delle parlate o dialetti regionali in tutti i livelli appropriati;

g) il sostegno alle attività editoriali e culturali per valorizzare il patrimonio delle parlate o dialetti presenti nella Regione.


Contesto europeo... stiamo parlando di Europa. Il sesto satellite di Giove?

mercoledì, settembre 03, 2008

Non per insistere...

Credo che dovrò aggiungere un tag.
L'intervista a Tondo in cinese è già di per se una seconda perla.
Guardiamola:

tanto per essere chiari, il link è questo.

Ora, non tanto sull'intervista vorrei soffermarmi. Faccio notare la copertura data alla notizia dagli organi di informazione friulani.
Ricapitoliamo:
1) l'ambasciatore cinese giunge in regione (Cina eh!... mica Tuvalu);
2) si rivolge ai nostri imprenditori;
3) l'intervistatrice afferma: "Questo evento ha un grande significato per il Friuli e per i fiulani"
4) Tondo dichiara: "Sono molto orgoglioso del fatto che l'ambasciatore cinese in Italia abbia deciso di fare la sua prima visita istituzionale in Italia nel Friuli Venezia Giulia"

Risultato:
1) praticamente nessuna notizia sugli organi di stampa (ok, per chi non mi credesse vada su Google e poi mi sappia dire);
2) nemmeno Renzo Tondo dedica un post all'evento (ma qui non mi sento di giudicare... ad esempio Molinaro lo fa. Questione di gusti).

In pratica: è stato un evento importante per i friulani anche se non lo sapremo mai. Forrest Gump direbbe: "meno male!!".

Parentesi dedicata a chi è attento alle tecniche di ripresa e montaggio (in questo caso di montaggio direi sia inutile parlare): questo servizio, dal punto di vista tecnico, è INCONCEPIBILE! "Saper usare la telecamera" e "fare queste riprese" sono due concetti del tutto incompatibili. A chiunque fosse stato dietro la telecamera comunico la mia piena solidarietà. ... nei confronti della telecamera, ovviamente.