domenica, settembre 28, 2008

Siamo sull'orlo del baratro. Ma stiamo per fare un passo avanti

Per chi segue la questione non si tratta certo di una notizia nuova. Una ricerca condotta nel 2005.... Forse ne hanno fatta un'altra. Con risultati identici. Ma parliamo dei risultati.

L'Espresso ne ha parla all'inizio di settembre (2008) con un articolo dal titolo: "Analfabeti, un popolo in crescita - Sono quasi sei milioni, altri 13 a rischio Chi non si esercita va indietro di 5 anni" e che in seguito citerò.

Si parla di indagini statistiche condotte a livello internazionale sul livello di alfabetizzazione nel mondo.

Le hanno condotte Statistic Canada e Ocse, sottoponendo a campioni di popolazione adulta (16-65 anni) questionari graduati: uno preliminare e cinque con difficoltà crescente. Risultato della prima indagine (Ials, International adult literacy studies): quasi il 5% della popolazione italiana adulta non è in grado di affrontare qualsiasi tipo di questionario scritto. Si tratta di due milioni di persone. Il 33% di quelli che rispondono al questionario si ferma al primo gradino della scala di valutazione. Un secondo 33% fa un passo in più nella lettura e comprensione dei testi e raggiunge il secondo livello: abbozza soltanto qualche risposta. Dalla seconda indagine (All) l’analfabetismo funzionale di ritorno appare dove meno lo si aspetta: tra i laureati (20%) e i diplomati (30%). La stessa indagine indica che meno del 20% degli italiani supera quel livello minimo di capacità alfabetiche che servono a orientarsi in una società moderna, contro percentuali del 50% in Svizzera e Usa, 60% in Canada e 64% in Norvegia.

Passo a citare un altro intervento, quello di Domenico Torchia sul rapporto OCSE-PISA per il successo formativo (lo stesso citato da L'Espresso... solo mettendoci vicino la data...), relatore al convegno “Il successo formativo della Scuola Calabrese: un impegno rinnovato" tenutosi a Gizzeria Lido nelle giornate del 10 e 11 settembre 2008 . I dati sono gli stessi ma il contesto è più chiaro specie l'ultima parte della citazione.

Indagine Statistic Canada –OCSE
Hanno condotto ricerche, nel 2005, su un campione di popolazione adulta:
1. Il 5% non è in grado di affrontare qualsiasi tipo di questionario;

2. Il 33% si ferma al primo livello di valutazione del questionario scritto;

3. Un secondo 33% si attesta ad una lettura e comprensione e capacità di calcolo appena sufficiente per affrontare la vita quotidiana;

4. Il 20% appena supera il livello di capacità alfabetica che serve per orientarsi nella società moderna, contro il 50% di Svizzera ed USA, il 60% di Canada, il 64% dei Paesi Scandinavi
.

La nuova ignoranza è anche digitale
, non solo del non sapere leggere e scrivere (secondo EUROSTAT
il 59% degli italiani non ha nozioni informatiche di base). Secondo LISBONA 2000, nel 2010 dovremmo scendere al 10%. E’ possibile? In molti Paesi europei ed in USA, ogni anno dal 60% all’80% della popolazione rivede le proprie competenze, ritornando a scuola. DA NOI???

E a questo punto la domanda:
a quando una ricerca più recente?
O resteremo sempre nel 2005?

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