venerdì, marzo 13, 2009

Secondo Ufficiale Spock, data astrale 9801.1

Il post che segue lo scrissi il 17 feb 2009 ma allora decisi di ritardare la sua pubblicazione perché mi era stato chiesto per una rivista su carta (La "Patrie dal Friûl").
Ancora non sapevo che Riccardo Riccardi, assessore regionale alla mobilità, energia ed infrastrutture di trasporto, avesse deciso di impegnare
100 milioni di euro per la posa delle fibre ottiche nel nostro territorio.

E' chiaro che se fossi stato già a conoscenza della scelta regionale non avrei usato un tono scherzoso. Soprattutto perché parte di quei 100 milioni saranno investiti per dare lavoro a persone e su queste cose non è mio uso scherzare.
E' altrettanto chiaro che questo fatto non cambia nulla relativamente ai contenuti.
Il presidente americano Clinton, come il nostro assessore, affronto in modo convinto il tema delle "autostrade digitali".
Era il 1993.


Il termine "digital divide" viene il più delle volte usato ad indicare l'impossibilità di accedere ad Internet e, con essa l'impossibilità di aver accesso a quei servizi che consentono -quotidianamente- di poter essere informati, informare, comunicare, fare efficacemente impresa, poter essere raggiunti (e poter raggiungere altre persone) con un "clic".

Il termine andrebbe declinato, più estensivamente, secondo diverse -e talora maggiormente significative- accezioni. Lo “spartiacque digitale” (non “divario”, non “inferiorità”, facciamo lo sforzo di usare bene le parole) non è legato semplicisticamente alla possibilità di collegare il cittadino ad un cavo, idea quest'ultima frutto della tenace reminescenza di una materiale e hardwaristica visione del mondo delle nuove tecnologie, visione secondo la quale sarebbe sufficiente cablare il pianeta per realizzare il miracolo della democrazia digitale.

E nella nostra Regione, come si può facilmente vedere, questa visione è la predominante. Per il nostro modello di sviluppo regionale sembra che il vero problema sia, a tutti i costi, raggiungere con un collegamento ad alta velocità l'ultimo stavolo di Pusea secondo il sottinteso slogan “ADSL per tutti e così non saremo più un territorio arretrato”.

Si potrebbe continuare affermando che i responsabili delle autostrade digitali (ma non solo) continuano a mantenere intatto lo “spartiacque” (che altro non potrebbe essere che digitale) fra centinaia di migliaia di friulani residenti fuori dalla nostra Regione e noi. Ma andremmo, in apparenza, fuori tema.

E allora parliamo delle ruspe che sventrando per l'ennesima volta le nostre strade porteranno ad un nuovo risorgimento tecnologico le nostre valli. L'ipotesi segue un precedente astuto tentativo di risolvere il problema dell'ultimo chilometro attraverso fantasmagorici collegamenti satellitari. Del resto siamo o no una regione di gente unica? Infatti il progetto era unico nel suo genere. Dopo qualche anno qualcuno ha posto dei dubbi sull'autenticità del documento firmato “Secondo Ufficiale Spock, Astronave Enterprise, data astrale 9801.1” e il progetto sembra non avere più la medesima attrattiva.

Andando a spasso per la montagna con mio figlio:
- Papà, cos'è quella cosa?
- È un'antenna figliolo, si chiama “ripetitore”.
- E a cosa serve?
- Serve per poter sentire la radio in ogni paese che si trova in mezzo a queste montagne.
- Che bello! E se mettessero un'antenna come quella che si usa per Internet si potrebbe usare anche Internet in ogni paese spendendo pochissimo? Vero papà?

Cosa volete, sono bambini, non capiscono le cose dei grandi.
Mi sia permessa una domanda: il simbolo della Regione è un'aquila o una talpa?

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' come la pubblicità in TV, la Fiat se non erro, quella con i bambini che vogliono riempire la 500 di borotalco perchè "la vernice puzza". Però, secondo me, spesso han ragione. Certe volte ci sono soluzioni ai problemi più semplici di quello che un adulto qualsiasi produrrebbe dopo una mattinata a base di brioche all'albicocca e cappuccini stracolmi di schiuma. Plaudo all'ingegno di Suo figlio, che chissà, magari sarà proprio lui a portare la banda larga (o meglio, all'epoca ci sarà la banda XXL) in tutto il globo...