venerdì, febbraio 01, 2008

Lingua personale adottiva: "il savê nol ocupe puest"

Una bella, bellissima iniziativa. Lungimirante, innovativa, con quel pizzico di intelligente provocatorietà.
Una proposta che rende piacevole sentirsi europei, quando si ascoltano frasi come "la diversità linguistica costituisce una sfida salutare".
Sarà certamente un caso che il gruppo proponente il progetto fosse presieduto da Amin Maaluf, scrittore di origini libanesi residente in Francia, ma -a mio personale avviso- il dato aggiunge un ulteriore valore alla proposta. Speriamo che venga accettata e adottata, nel rispetto dei suoi principî, al più presto.
Come diceva un vecchio caroyense di origine friulana "il sapere non occupa spazio" (tra i primi dieci posti nella mia "top ten" degli aforismi tra i quali spicca anche "non abitiamo in una nazione, abitiamo in una lingua" di Emil Cloran).

Potete leggere un articolo scritto dal Corriere della Sera (giornale dalle posizioni reazionarie al limite del fanatismo sciovinista se la questione è quella di riconoscere lingue di minoranza in Italia ma ossequioso, moderno e "cool" quando le stesse cose riguardano la minoranza italiana in Europa).

Potete anche vedere questo video per farvi un'idea della proposta




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