Il comunicato vaticano ufficiale:
"A seguito delle ben note vicende di questi giorni in rapporto alla visita del Santo Padre all'Università degli Studi 'La Sapienza', che su invito del Rettore Magnifico avrebbe dovuto verificarsi giovedì 17 gennaio si è ritenuto opportuno soprassedere all'evento."
Esiste un resoconto video della dichiarazione vaticana. Guardiamolo insieme.
Stavo scherzando, è un breve clip tratto dal film "Dogma" di Kevin Smith, un film la cui visione nel nostro paese è stata bloccata per 5 anni. Mentre nel resto del mondo veniva liberamente guardato, criticato, apprezzato, o anche duramente attaccato, in Italia niente poteva essere fatto perchè la pellicola non veniva semplicemente distribuita.
In Italia si riusciva a bloccare la distribuzione di un film che scherzava -rispettosamente- sulla Chiesa cattolica per ben cinque anni. E questo non accadeva 50 anni fa ma dal 2000 al 2005.
Probabilmente qualcuno si indignerà sentendomi dire che queste cose mi ricordano tanto l'Iran khomeinista di qualche decina di anni fa. Mi dispiace per lui.
Un gruppo di scenziati è stato acsusato di voler censurare il papa solo per aver contestato la scelta di assegnare al capo di una chiesa il compito di tenere la "lectio magistralis" in occasione dell'apertura dell'anno accademico del proprio ateneo.
Ridicolo. Se una decina di scienziati avesse il potere di censurare il papa nel nostro paese, addirittura nella stessa città di Roma, l'Italia sarebbe un paese normale.
2 commenti:
Ringrazio chi ha voluto cliccare la pagina dei commenti senza fermarsi sulla provocatoria affermazione finale.
Di provocazione si tratta.
Quando uso il termine "censurare" lo faccio nell'accezione di "biasimare" (censurare un comportamento, una proposta).
Sono laico, al massimo mi permetto di biasimare...
L' elenco comprendeva, fra gli altri, nomi della letteratura, della scienza e della filosofia come Francesco Bacone, Honoré de Balzac, Henri Bergson, George Berkeley, Cartesio, D'Alembert, Daniel Defoe, Denis Diderot, Alexandre Dumas (padre) e Alexandre Dumas (figlio), Gustave Flaubert, Thomas Hobbes, Victor Hugo, David Hume, Immanuel Kant, Jean de La Fontaine, John Locke, Montaigne, Montesquieu, Blaise Pascal, Pierre-Joseph Proudhon, Jean-Jacques Rousseau, George Sand, Spinoza, Stendhal, Voltaire, Émile Zola.
Tra gli italiani finiti all'indice - scienziati, filosofi, pensatori, scrittori - vi sono stati Vittorio Alfieri, Pietro Aretino, Cesare Beccaria, Giordano Bruno, Benedetto Croce, Gabriele D'Annunzio, Antonio Fogazzaro, Ugo Foscolo, Galileo Galilei, Giovanni Gentile, Francesco Guicciardini, Giacomo Leopardi, Ada Negri, Girolamo Savonarola, Luigi Settembrini, Niccolò Tommaseo e Pietro Verri.
Tra gli ultimi ad entrare nella lista sono stati Simone de Beauvoir, André Gide, Jean-Paul Sartre e Alberto Moravia
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