lunedì, novembre 20, 2006

Lo strano caso del Governatore

Certo che non è facile spiegare certi fenomeni.
Io non sono uno psicologo quindi ho difficoltà a darmi una spiegazione: ho letto la Lectio Magistralis del prof. Mario Draghi, Governatore della Banca d'Italia in occasione del 100° anno accademico dell'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.
20 pagine di intervento assolutamente interessanti, e spesso condivisibili. Apprezzabili le citazioni relative all'esperienza della scuola di Barbiana e interessanti le analisi comparative fra il modello italiano e quelli europeo e statunitense.
So che non è certo il mio parere che può interessare ad un Governatore della Banca d'Italia (...e, ahimè, non vale il viceversa) ma, in generale, è sempre bello leggere una riflessione sulla scuola, anche perchè le opinioni intelligenti sono sempre bene accette.
Ma a pagina 13 (anche se non so perchè c'è scritto pag. 15), pofferbacco!, un colpo di scena senza precedenti:
"I nostri problemi non dipendono da un ammontare inadeguato di risorse pubbliche destinate all’istruzione scolastica. La spesa per studente nella scuola dell’obbligo e in quella secondaria è anzi più elevata rispetto alla media dei paesi dell’OCSE, per effetto non già di maggiori retribuzionipro capite del personale docente, bensì di un più alto rapporto numerico tra docenti e studenti: in Italia ogni cento alunni vi sono 9,4 insegnanti nelle scuole secondarie e 9,2 nelle scuole elementari, a fronte di valori pari a 7,4 e 6,1 nei paesi dell’OCSE e a 8,5 e 6,8 nella media dei paesi europei.
Sull’alto rapporto insegnanti/alunni in Italia influiscono scelte di politica sociale, come l’ampio sostegno agli studenti diversamente abili e la fornitura di servizi educativi in loco anche a comunità di piccole dimensioni sparse sul territorio. Ma pur tenendo conto di questi fattori, il divario con gli altri paesi rimane elevato, riflettendo tra l’altro la frammentazione degli insegnamenti, e non si traduce in una miglior qualità dei risultati scolastici. Pesano carenze nell’organizzazione e nella motivazione del personale."
Ma perchè? Perchè?
Porca miseria!
C'era proprio l'obbligo di scrivere 20 pagine? 19 è un brutto numero?


Prof. Draghi, secondo lei un bilancio d'azienda esatto (per quanto discutibile) per il 95% e completamente insensato incomprensibile ingiustificabile e del tutto avulso dalla realtà per il 5% è da considerarsi "complessivamente corretto"?
Che tristezza... un minimo di rispetto verso persone che rappresentano spesso l'unica presenza dello Stato (altro che 40 anni da Don Milani...) nelle realtà dove operano era evidentemente chiedere troppo.
... carenze nell’organizzazione e nella motivazione del personale ... mamma mia!
Aspettiamo a breve la frase "sono stato male interpretato".


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